Fare una psicoterapia significa intraprendere un percorso di cura psicologico attraverso la parola e la relazione clinica. La psicoterapia è un percorso di aiuto costruito sulla base della comprensione di come un individuo si percepisce, di come si relaziona nel mondo, di come vive i vari contesti della sua vita. Quando uno o anche più di questi aspetti, quando una parte della nostra vita smette di funzionare o semplicemente si arresta, va in crisi. Chiedere un aiuto psicologico di tipo terapeutico può essere importante.

Attraverso la relazione clinica è possibile provare a comprendere le relazioni, le cause e le possibili connessioni tra gli elementi della propria storia di vita. Come ad esempio tutte le situazioni in cui ci si ritrova spesso a vivere esperienze che sembrano ripetersi ciclicamente, portandoci sempre nella stessa situazione. Nella terapia individuale, attraverso la relazione terapeutica, il paziente può affrontare il proprio malessere attribuendogli un nuovo senso, a partire dalla narrazione della propria storia personale e dalla condivisione del proprio vissuto emotivo.

L’obiettivo della terapia psicoanalitica comprende, ma va oltre, la remissione dei sintomi. Il successo del trattamento dovrebbe non solo alleviare i sintomi (cioè liberarsi di qualcosa), ma anche favorire lo sviluppo e l’utilizzo di risorse psicologiche latenti. A seconda della persona e delle circostanze, queste potrebbero includere la capacità di avere relazioni interpersonali soddisfacenti, utilizzare in modo più efficace le proprie doti e capacità, mantenere un realistico senso di autostima, essere in grado di tollerare una gamma più ampia di affetti, avere una vita sessuale più gratificante, essere in grado di capire se stessi e gli altri in modo più ricco e con maggiori sfumature, affrontare del sfide della vita con maggiore libertà e flessibilità. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso un lavoro di auto-riflessione, auto-esplorazione e scoperta di sé che può svolgersi solo nel contesto di una relazione sicura e profondamente autentica tra terapeuta e paziente.

Nella letteratura si condividono le caratteristiche principali della Terapia ad orientamento psicoanalitico quali:

1. Focus sugli affetti e sull’espressione delle emozioni.

Cicconi Alessandro Psicologo

La terapia psicoanalitica incoraggia l’esplorazione e la discussione di tutta la gamma delle emozioni del paziente. Il terapeuta aiuta il paziente descrivere e a dare voce ai sentimenti, tra cui anche sentimenti contraddittori, preoccupanti o minacciosi e a quei sentimenti che inizialmente il paziente può non essere in grado di conoscere o riconoscere (questo aspetto è in contrasto con il focus tipicamente cognitivo di altre terapie, dove la maggiore attenzione è posta sui pensieri e sulle credenze). Nel lavoro psicoanalitico vi è la consapevolezza che una comprensione intellettuale non è la stessa cosa di una intuizione emotiva, i cui effetti si avvertono a livello profondo e che porta a dei cambiamenti strutturali (questo è uno dei motivi per cui, ad esempio, molte persone intelligenti e con buona comprensione psicologica, nonostante siano consapevoli delle cause delle loro difficoltà, non sono comunque in grado di superare quelle stesse difficoltà: manca una reale e profonda comprensione emotiva).

2. Analisi delle difese psichiche.

Cicconi Alessandro PsicologoIn termini più semplici si tratta dell’esplorazione dei modi con cui una persona cerca di evitare pensieri e sentimenti disturbanti. La gente fa molte cose, consapevolmente e inconsapevolmente, al fine di evitare quegli aspetti dell’esperienza che sente come preoccupanti o disturbanti. Questo tipo di evitamento in terapia può assumere forme grossolane, come ad esempio sedute saltate, ritardi, o discorsi evasivi oppure può assumere forme sottili e difficili da riconoscere come cambiare improvvisamente discorso quando certe idee nascono o potrebbero nascere, concentrarsi su aspetti concreti di un’esperienza piuttosto che su ciò che è psicologicamente significativo, concentrarsi sulle cause esterne del proprio disagio piuttosto che sul proprio ruolo nel determinare gli eventi, e così via. Gli psicoanalisti sono specificamente addestrati per concentrarsi attivamente nell’individuazione e nell’esplorazione delle difese psichiche.

3. Identificazione di temi e schemi relazionali ricorrenti.

Cicconi Alessandro PsicologoGli psicoanalisti cercano di identificare ed esplorare temi e modelli ricorrenti nei pensieri, nei sentimenti, nel concetto di sé, nelle relazioni e nelle esperienze di vita dei pazienti. In alcuni casi un paziente può essere consapevole di mettere in atto modalità che sono per lui dolorose o controproducenti e nonostante ciò non essere in grado di evitarle (ad esempio: una donna che si ritrova ripetutamente attratta da partner non disponibili o già impegnati; un uomo che si sabota regolarmente quando un successo è a portata di mano). In altri casi, il paziente può non essere a conoscenza dei suoi modelli ricorrenti fino a quando il terapeuta non lo aiuta a riconoscerli e a comprenderli.

4. Attenzione alle esperienze evolutive.

Cicconi Alessandro Psicologo

In relazione alla identificazione dei temi e dei modelli ricorrenti viene attribuita particolare importanza alle esperienze precoci con le figure di attaccamento: l’attenzione sul passato non è fine a se stessa ma serve a individuare la relazione tra il passato e il presente, il modo in cui il passato tende a “vivere” nel presente. Il passato serve a gettare luce sulle difficoltà attuali e l’obiettivo è quello di aiutare i pazienti a liberarsi dai vincoli che si sono strutturati nelle passate esperienze per vivere più pienamente il presente.

5. Focus sulle relazioni interpersonali.

Cicconi Alessandro PsicologoLa terapia psicoanalitica si concentra in particolare sulle relazioni e sulle esperienze interpersonali dei pazienti (in termini teorici: sulle relazioni oggettuali e di attaccamento). In che modo il paziente entra in relazione con gli altri? Come si percepisce in relazione agli altri? Come percepisce gli altri rispetto a sé? Gli aspetti adattivi e non adattivi della personalità e del senso di sé infatti si formano nel contesto delle relazioni di attaccamento e le difficoltà psicologiche spesso sorgono quando interazioni interpersonali problematiche interferiscono con la capacità di una persona di soddisfare le proprie esigenze emotive.

6. Focus sulla relazione terapeutica.

Cicconi Alessandro PsicologoIl rapporto tra terapeuta e paziente è di per sé un importante rapporto interpersonale che può diventare profondamente significativo e carico emotivamente. Quando vi sono dei temi ripetitivi nelle relazioni di una persona e nelle sue modalità di interazione, questi temi e modalità tendono in qualche modo a emergere anche nella relazione terapeutica sebbene spesso ciò accada in forme più complesse, sottili e “camuffate”. La ricorrenza di temi interpersonali nella relazione terapeutica offre un’opportunità unica per esplorarli e rielaborarli “in tempo reale” mentre si manifestano. L’obiettivo è acquisire una maggiore flessibilità nelle relazioni interpersonali ed una maggiore capacità di soddisfare le proprie esigenze affettive.

7. Esplorazione delle fantasie mentali.

Cicconi Alessandro PsicologoA differenza di altri tipi di terapia in cui il terapeuta può attivamente condurre le sedute o seguire un determinato programma, nella psicoterapia psicoanalitica i pazienti sono invitati ed incoraggiati a parlare liberamente di tutto ciò che viene loro in mente, indipendentemente da quanto rilevante, pertinente, desiderabile o socialmente accettabile sia il contenuto dei loro pensieri. Quando i pazienti riescono a far questo (si tratta di un compito apparentemente semplice ma in realtà molto complesso: la maggior parte dei pazienti richiede molto tempo e un notevole aiuto da parte del terapeuta prima di poter parlare liberamente) i loro pensieri spaziano naturalmente in molti settori della vita mentale tra cui desideri, paure, fantasie, sogni e sogni ad occhi aperti. Tutto questo materiale rappresenta una ricca fonte di informazioni su come la persona vede se stessa e gli altri, su come percepisce, interpreta o evita alcuni aspetti dell’esperienza, e su come tutto questo interferisca con una potenziale capacità di trovare un maggiore piacere e significato della sua vita.

Quali problemi psicologici può trattare la psicoterapia psicoanalitica?

Incapacità di amare e/o essere amati.
Incapacità di sentire o esprimere le proprie emozioni.
Difficoltà nelle relazioni di coppia.
Ansia irrazionale, paure o fobie (difficoltà nella gestione dell’ansia, attacchi di panico).
Problemi psicosomatici (ipocondria – somatizzazione)
Difficoltà di comunicare e/o relazionarsi con gli altri.
Angoscia, depressione, noia, irrequietezza.
Disturbi del comportamento alimentare.
Problemi legati allo stress.
Sensazione di essere sopraffatti dall’ansia o dallo stress.
Comportamenti dipendenti (abuso di sostanze, gioco d’azzardo, ecc.), ossessioni e compulsioni.
Difficoltà a fare amicizia, a gestire i rapporti di lavoro o scolastici.
Sentire la vita fuori controllo.
Pervasivo sentimento di vuoto.
Problemi di autorealizzazione sociale, familiare e lavorativa.
Problemi nella funzione genitoriale.

Quanto dura una terapia?

Se è vero che non è possibile definire a priori i tempi di una psicoterapia psicoanalitica, è altrettanto vero che questo processo di cura non è e non debba essere “infinito” o “indefinito”. E’ provato che l’effetto di una Psicoterapia Psicoanalitica è tanto più persistente quanto più lunga è stata la terapia. La terapia non provoca soltanto una riduzione di singoli sintomi, ma mira alla cura dell’intera personalità, con la sua storia e con i conflitti inconsci che sono all’origine del malessere specifico. In generale, si può dire che quanto più a lungo è durato il disturbo e quanto più questo è profondo, tanto più durerà la terapia. Nell’affrontare crisi acute (per esempio perdita di un parente prossimo, crisi di adolescenza ecc.) può essere di grande aiuto, se l’indicazione è posta correttamente, anche una Psicoterapia Psicoanalitica breve (cosiddetta “focale”) di 20-40 ore.